EXHIBITION

How do landscapes shape human imagination?

AlbumArte, 10/20/2016

Via Flaminia 122, Roma

ABOUT

Partecipano: Federica Candelaresi, segretario generale Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo (BJCEM); Carlo Testini, Arci nazionale; Marco Trulli, curatore di Cantieri d’arte

Laura Lecce e Fabrizio Vatieri, curatori di Pelagica; Ryts Monet, Ieva Saudargaite Douaihi e Neza Knez, artisti.

Il 20 ottobre 2016 viene presentato, presso lo spazio indipendente e no profit per l’arte contemporanea AlbumArte, il progetto di residenza internazionale La Ville Ouverte | Mediterranean landscapes, promosso da Arci con il sostegno di BJCEM (Biennale des jeunes créateurs de l'Europe et de la Méditerranée) in vista della nuova edizione della Biennale nel 2017. How do landscapes shape human imagination? Questa è la domanda chiave della residenza artistica Mediterranean landscapes, che intende riflettere sulle mutazioni in atto nel paesaggio mediterraneo, sulle migrazioni che cambiano il volto sociale del Mediterraneo ma ne ridefiniscono, in qualche modo, anche il paesaggio urbano e la sua fruizione. Dal 21 al 31 Ottobre a Viterbo si terrà il primo step della residenza internazionale La Ville Ouverte | Mediterranean Landscapes che si svolge nella Tuscia nell’ambito del programma d residenze che Cantieri d’Arte coordina nel territorio. La residenza è un percorso internazionale che si snoda tra le aree della Tuscia e del Tigullio e che prevede un secondo step a Lubiana e la conclusione a Tirana, nell’ambito di Mediterranea 18. Biennale dei Giovani Artisti. La residenza che si terrà a Viterbo e nella Tuscia sarà un momento di riflessione e progettazione sull'immaginario collettivo e sugli spazi pubblici del Mediterraneo che vedrà protagonisti tre artisti selezionati tramite una call internazionale Ryts Monet, Neza Knez e Ieva Saudargaite Douaihi. Dieci giorni di esplorazioni e incontri con le comunità locali e con artisti, curatori, architetti, urbanisti e sociologi. Un percorso fatto di osservazione, classificazione, rilettura e riattivazione dei territori, che unisce elementi immaginari e reali, partendo dai concetti di identità e migrazione, che vedrà come ospiti diversi visiting professor, tra cui l’antropologo Franco La Cecla. La residenza invita gli artisti a interpretare il paesaggio mediterraneo, un universo multiforme e complesso da ritrarre e su cui riflettere, sotto l’aspetto geologico e fisico, ma anche politico ed antropologico. La sua natura "narrativa" genera innumerevoli ispirazioni e produzioni, i suoi confini variabili invece restituiscono infinite sfumature e identità. Per questi motivi questo paesaggio è stato scelto come materia fertile di lavoro per giovani artisti contemporanei, uno scenario dalle molteplici fisionomie e innumerevoli contraddizioni, che vorremmo fossero il punto di partenza per un dibattito su una zona geografica, che oggi si presenta come uno dei più complessi ecosistemi culturali e umani, al mondo. Attraverso l'invito di antropologi, geografi, artisti e curatori, la residenza intende condurre gli artisti selezionati a compiere una ricerca partendo da una lettura del paesaggio mediterraneo (inteso anche come paesaggio sociale, politico) non con l'obiettivo di produrne una impossibile rappresentazione, ma per immaginare nuovi paesaggi riconfigurati attraverso il confronto tra lingue, alfabeti e geografie diverse.

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APT ARTISTS ON VIEW

Ryts Monet

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